Il Museo della Ceramica accompagna i visitatori in un affascinante viaggio attraverso quattro livelli espositivi, dove tradizione e contemporaneità si incontrano. Le collezioni, acquisite nel tempo dalla Fondazione De Mari CR Savona, includono preziosi manufatti come i vasi dell’antica farmacia Cavanna di Genova, i tesori della collezione Bixio e le straordinarie sculture di Arturo Martini. Accanto a questi, spiccano anche le raccolte del Comune di Savona, tra cui i raffinati vasi dell’antico Ospedale San Paolo e la prestigiosa donazione del Principe Boncompagni Ludovisi.
Il percorso si apre inoltre al design e all’arte contemporanea, con i prototipi creati da artisti e designer di fama internazionale nell’ambito delle Biennali della Ceramica. A completare l’esperienza, la suggestiva Quadrisfera, un’installazione multimediale ideata dal fisico e divulgatore scientifico Paco Lanciano, che immerge il pubblico in un racconto emozionante sulla storia e l’evoluzione della ceramica ligure.
Galleria
SPAZI ESPOSITIVI
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Sala degli Affreschi
Lo spazio più rappresentativo dell'edificio è la Sala degli Ufficiali del Monte, decorata con un pregevole ciclo di affreschi realizzato tra la fine del Quattrocento e il primo decennio del Cinquecento da Lorenzo Fasolo. Le scene raffigurano l’Annunciazione, la Pietà e la Madonna della Misericordia, che accoglie sotto il suo manto i sei Ufficiali del Monte.
Sotto uno strato di intonaco più recente, il tempo ha preservato scritte, disegni e stemmi incisi da soldati stranieri che utilizzarono la sala come quartier generale. L’ambiente ospita oggi preziosi pannelli di azulejos (piastrelle di produzione spagnola) e raffinati laggioni liguri, realizzati tra il Quattrocento e il Cinquecento. Nella sala adiacente, quattro grandi stagnoni (vasi da farmacia) cinquecenteschi accompagnano il corredo dell’antica spezieria della farmacia Cavanna di Genova, risalente ai primi del Seicento.
Sale Barocche
Le Sale Barocche raccontano l’evoluzione delle decorazioni di ispirazione orientale, che anticiparono lo sviluppo dello stile noto come "istoriato barocco". Questa tecnica decorativa, ricca di dettagli e movimento, propone scene vivaci con divinità, antichi guerrieri, figure femminili e cavalieri, spesso circondati da festosi putti.
Nella seconda sala, sotto uno spettacolare affresco realizzato dopo il 1680 da Bartolomeo Guidobono (Savona, 1654 – Torino, 1709), che raffigura Apollo e Diana sul carro del Sole, sono esposte alcune delle più importanti maioliche del Seicento, testimonianza dell’eccellenza ceramica savonese.
Galleria del Settecento
Nel corso del Settecento, la diffusione della porcellana e della terraglia influenzò profondamente la produzione della maiolica savonese. I ceramisti locali reinterpretarono le nuove tendenze europee, sviluppando modelli innovativi. Tra questi spicca Giacomo Boselli (Savona, 1744-1808), ceramista e imprenditore, che oltre a perfezionare la produzione di terraglie e biscuit di porcellana, introdusse l’uso dei colori al terzo fuoco sulla maiolica. Le sue opere, tra cui raffinati gruppi scultorei di gusto neoclassico e i celebri busti dei suoi genitori, rappresentano un'eccellenza della ceramica ligure dell’epoca.
Farmacia
A partire dal Cinquecento, la produzione di vasi da farmacia divenne un tratto distintivo della tradizione ceramica savonese e albisolese. Un esempio di straordinaria raffinatezza è il corredo proveniente dall’antica spezieria dell’Ospedale San Paolo di Savona, decorato nello stile "orientalizzante a tappezzeria". Esposto nella sua completezza, il corredo comprende sette tipologie tradizionali di contenitori: idrie o stagnoni, per le acque medicinali, pillolieri, per le pillole, fiaschette, per i semi, albarelli, vasi da elettuari e vasi troncoconici, destinati alla conservazione di miscele grasse. Ogni pezzo è impreziosito da un cartiglio con l’indicazione del medicamento e dalla raffigurazione di San Paolo, santo patrono dell’ospedale.
Collezione del Principe
La collezione, ospitata in due ampie sale, presenta oltre duecento opere realizzate dalle manifatture locali tra il 1600 e il 1700, donate al Comune di Savona dal Principe Arimberto Boncompagni Ludovisi e dalla moglie Rosella. La raccolta costituisce un repertorio completo delle tipologie formali e decorative della tradizione di Savona e Albisola oltre a pezzi unici come il grande piatto in policromia a decoro orientalizzante e la fiasca da pellegrino con l’apparizione della Madonna di Misericordia realizzata da Giacomo Boselli.
Madonna della Misericordia
Il 18 marzo 1536, mentre potava una vigna nella valle del torrente Letimbro, il contadino savonese Antonio Botta fu avvolto da una luce divina e vide apparire la Vergine Maria. Da quel momento, la devozione per la Madonna della Misericordia si diffuse ampiamente, dando origine a una ricca produzione artistica. L’iconografia trova le sue radici nella celebre scultura in marmo realizzata nel 1560 da Pietro Orsolino per la cripta del Santuario di Savona. L’immagine sacra venne poi riprodotta in stampe, pitture e incisioni, trovando una nuova espressione anche nella ceramica a tutto tondo, che ne ha amplificato la diffusione e il valore devozionale.
Terrazza
Sulla terrazza sono esposte le sculture in argilla, ricavate da stampi in gesso modellati direttamente sulla spiaggia, realizzate da un gruppo di partecipanti ai workshops estivi e guidati dagli artisti internazionali che hanno preso parte al progetto "A Tavola con Rochester Square", un'iniziativa che mette al centro arte, natura e convivialità.
Gallerie del Novecento
Negli anni Venti del Novecento, il pittore e ceramista Manlio Trucco introduce ad Albisola le innovazioni dell’Art Déco, ispirate alle tendenze parigine. In questo periodo di grande fervore artistico, un ruolo centrale è svolto dalla storica fabbrica Mazzotti, fondata nel 1903 da Giuseppe "Bausin" Mazzotti. Qui trovano spazio sperimentazioni audaci, grazie anche all'opera di Tullio d'Albisola e di suo fratello Torido, protagonisti della ceramica futurista. Di straordinaria intensità espressiva sono le sculture di Arturo Martini, che operò e visse a lungo a Vado Ligure, lasciando un segno indelebile nella storia della scultura del Novecento. Nel secondo dopoguerra, le manifatture di Albisola diventano un punto di riferimento per i più grandi artisti italiani e internazionali. Tra loro spiccano Lucio Fontana, Asger Jorn, Wifredo Lam, Giuseppe Capogrossi, Gianni Dova, Ernesto Treccani ed Emilio Scanavino, che trovano nella ceramica un nuovo linguaggio espressivo, innovativo e contemporaneo.
Arte Contemporanea
Il Museo della Ceramica ospita e organizza esposizioni temporanee di grande rilievo nazionale e internazionale nei suoi spazi espositivi, in particolare al 1°, 4° e 5° piano, normalmente dedicati alle collezioni contemporanee. Le opere più recenti sono di designer e artisti internazionali, come Franco Raggi, Alessandro Mendini, El Anatsui, Alberto Garutti, Yona Friedman e Ugo La Pietra. La sezione contemporanea è in costante evoluzione, arricchendosi grazie alle acquisizioni della Fondazione De Mari CR Savona e alle donazioni di artisti che partecipano a residenze d’artista e project work. Questi progetti, realizzati presso il Museo o nelle storiche botteghe artigiane albisolesi, nascono dalla collaborazione tra gli artisti e lo staff curatoriale, con l’obiettivo di esplorare e valorizzare le potenzialità espressive della ceramica. Le opere, esposte a rotazione, si inseriscono in un dialogo continuo tra passato e presente, interagendo con le collezioni antiche e moderne del Museo